Cronaca di Frosinone

Giovedì 1° settembre 2005
ASL
Ugl chiede lumi sulla esternalizzazione del servizio Cup

di SILVANO CIOCIA

LA Ugl tramite la Segretaria provinciale Rosa Roccatani interviene sulla gestione del Servizio Cup provinciale ad iniziare da quella del polo B che riguarda l’ospedale di Frosinone e la Città della Salute. Nell’occasione la Ugl, preoccupata di quanto stava avvenendo, chiese chiarimenti sull’affidamento del servizio al direttore generale, il quale affermò che la la ditta aveva l’incarico di istruire i dipendenti aziendali e rendere operativo il nuovo sistema informatico. Nel giro di 15 giorni il loro campito sarebbe finito. Nonostante le assicurazioni del direttore, la Ugl si dimostrò tutt’altro che convinta. «I dubbi- afferma in una nota Rosa Roccatani – scaturivano dal fatto che coloro i quali avrebbero dovuto formare i dipendentri avevano di fatto preso il loro posto, non soltanto emarginando gli addetti, ma dimostrando anche di essere un tantino "diguini" in materia». A riprova di ciò – aggiunge Roccatani – oggi, a distanza di circa tre mesi dall’evento, constatiamo che i dipendenti aziendali sono stati completamente esclusi dal servizio, mentre i formatori, malgrado le difficoltà che si creano agli utenti si sono tutti... accomodati». Di qui la necessità di fare chiarezza, per cui con una comunicazione inviata al direttore generale Carlo Mirabella, al direttore amministrativo Terlizzo, al direttore sanitario Spaziani al direttore risorse umane Celebrini, la sindacalista Roccatani chiede di conoscere la verità e nella fattispecie chiede: se è stato esternalizzato il servizio e, se sì, quale è il suo costo totale; se è stato verificato il miglioramento del servizio nei confronti degli utenti; quali sono gli eventuali progetti della Direzione generale di reinserimento in funzioni consone ed adeguate degli operatori defenestrati dal Cup; in ultimo perchè per detta esternalizzazione non sono state consultate le OO.SS. come previsto dal contratto integrativo. Intanto la Ugl esprime tutta la sua preoccupazione vista la situazione di disagio degli utenti oggetto peraltro di denunce e lamentele a ritmo quotidiano.