Cronaca di Frosinone

Martedì 4 ottobre 2005
I sindacati tornano sul piede di guerra per la produttività dell’anno 2005

di SILVANO CIOCIA

«RISCHIANO di restare deluse anche in questo mese le aspettative dei dipendenti della Asl di Frosinone per il pagamento del salario di produttività, già considerato un misero acconto dei circa 3000 euro mediamente vantati da ogni lavoratore per la mancata applicazione dei vari istituti contrattuali negli anni dal 2001 al 2004». Lo afferma il rappresentante Rsu della Uil Giulio Rossi il quale rincara la dose affermando che in attesa che la Regione Lazio intervenga a colmare questo «buco» nel bilancio dell’azienda, che, solo per il personale non dirigente è stato stimato in circa undici milioni di euro, non si hanno notizie riguardo la ripresa dell’erogazione dei buoni pasto, bloccata da circa otto mesi. Ciò aumenta ancora di più il divario di trattamento con i dipendenti del 118 transitati nell’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria (Ares), che hanno già percepito nello scorso mese di Febbraio un acconto del salario di produttività del 2005 ed hanno usufruito della progressione economica orizzontale con il passaggio alla fascia superiore dall’inizio dell’anno. «La gravità della situazione – afferma sempre Giulio Rossi – richiede l’immediata mobilitazione delle organizzazioni sindacali e della rappresentanza unitaria con la convocazione di un’assemblea che, prevedendo eventualmente la partecipazione straordinaria del neo direttore generale, potrebbe essere utile per esporre al dott. Giancarlo Zotti le numerose problematiche del personale del’azienda e formulare un calendario di incontri per recuperare entro la fine dell’anno il tempo perduto con la precedente amministrazione». Certo è che il problema delle incentivazioni delle spettanze arretrate oggetto di concertazione con le sigle sindacali va avanti da un bel pezzo e non si è visto almeno fino ad ora nessuno spiraglio positivo che possa «azzittire» il personale sceso sul piede di guerra per reclamare quanto dovuto. Tutti si aspettano che ci sia ora una inversione di tendenza che il nuovo manager Zotti convochi quanto prima le parti interessate per chiudere una trattativa che, diversamente, potrebbe portare a manifestazioni di protesta destinate ad allungare ancora più i tempi di ripresa di una sanità quella ciociara sicuramente... malata.