Cronaca di Frosinone | |
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Martedì 4 ottobre 2005 | |
Primi passi esplorativi della
gestione targata Zotti IL sesto giorno dal suo insediamento all’Asl come direttore generale, il dott. Giancarlo Zotti ha fatto ieri la prima visita all’ospedale di Ceccano, l’ex «Santa Maria della Pietà», mentre i nuovi direttori aziendali sanitario, dott. Raffaele Ciccarelli, e amministrativo, dott.ssa Antonietta Costantini, hanno iniziato l’approccio con la realtà dell’Asl che durerà presumibilmente più di qualche settimana. Per loro è stato, ieri, come il primo giorno di... «scuola». Procediamo con ordine. In mattinata Zotti è arrivato nel presidio ospedaliero di Ceccano, dopo aver avvisato, per rendersi conto di persona delle condizioni della struttura. «Mi sembra il prototipo della realtà frusinate – ci ha spiegato –c’è una sottoutilizzazione delle disponibilità, con la sala operatoria che funziona solo 6 ore al giorno, reparti mischiati, reparti vuoti e intere ale ancora da ristrutturare. La struttura è stata riadattata, ma ho avuto l’impressione di un "pot-pourri", una realtà mista che andrà cambiata». Quanto alle prospettive future, in particolare sul destino del pronto soccorso, il manager non si è sbilanciato: «Una cosa è certa, prima si dà e poi si toglie. Bisogna valutare le necessità del territorio, la struttura va valorizzata, tra le possibilità future c’è quella della trasformazione in polo specialistico». Dal canto suo, il dott. Ciccarelli, romano, 46 anni, che ha iniziato la carriera nella direzione sanitaria dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli e poi è passato alla direzione dell’omonimo ospedale di Roma prima di dirigere il «Nomentano Hospital», ha le idee chiare sulle linee generali sulle quali muoversi: in particolare la delega da dare ai collaboratori nelle strutture ospedaliere e del territorio, che però dovranno essere esercitate con chiare assunzioni di responsabilità. «Questa è sicuramente una realtà complessa – dice – e in quanto tale va gestita con il massimo del coinvolgimento degli operatori, i quali debbono sentirsi gratificati di dover svolgere un lavoro a favore dei malati. Questo deve essere il nostro unico obiettivo per migliorare l’assistenza in provincia». La dott.ssa Costantini non è stata da meno in quanto ha riunito i dirigenti dei servizi amministrativi per una prima presa di contatto al fine di rendersi conto della situazione nei diversi settori quali il personale, il provveditorato, le direzioni amministrative dei poli ospedalieri e dei dipartimenti. Insomma, all’Asl frusinate è l’ora delle necessarie «esplorazioni» in attesa della ripartenza, si spera, con il piede giusto. F. R. |