Cronaca di Frosinone

Venerdì 21 ottobre 2005
Marrazzo promette una sanità simbolo di buon governo

Ieri pomeriggio visita all’Unità operativa di ematologia dell’ospedale. L’appello di Zotti agli operatori per «fare squadra»
«LA sanità deve essere il simbolo del buon governo di questa giunta regionale». Una promessa molto impegnativa questa, asserita ieri pomeriggio nell’atrio dell’ospedale del capoluogo dopo avere visitato l’Unità operativa di ematologia (inaugurata il 6 ottobre) dal presidente del Lazio, Piero Marrazzo (nella foto con il direttore generale dell’Asl Zotti, l’assessore regionale De Angelis, il sindaco Marzi e il presidente della Provincia Scalia), di ritorno dallo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano. «Non abbiamo ereditato una buona sanità – ha aggiunto Marrazzo – ma non amo guardare al passato. Vogliamo prenderci cura del cittadino e per questo abbiamo creato una squadra di governo. Anche in questo senso s’inserisce la nomina dei nuovi direttori generali, di cui non ho mai detto che sono i migliori ma penso di avere scelto quelli che possono dare il meglio. Dal direttore generale dell’Asl di Frosinone, Giancarlo Zotti, e dalla sua squadra, mi aspetto un grande lavoro e sono convinto che tutti potranno dare il massimo». E infine, assicurando di voler continuare ad essere «quello di "Mi mandara Rai3"», ha anticipato: «Controllerò che le cose vadano per il meglio tenendo presente che la sanità del Lazio è fatta di uomini e donne che lavorano al servizio del cittadino». Prima il manager Zotti aveva richiamato tutti gli operatori a sentirsi coinvolti nell’opera di «ricostruzione» dell’Asl perché da solo non potrebbe raggiungere molti risultati. Per questo ha sollecitato tutti a farsi coinvolgere nel «gioco di squadra», assegnando a se stesso il ruolo di coordinatore e controllore. L’Unità operativa di ematologia è stata resa possibile dall’impegno infuso nell’iniziativa dall’Associazione per la Vita «Carlo Donfrancesco», il cui presidente dott. Enrico Donfrancesco, è riuscito a raccogliere, grazie alla solidarietà di tanti, ben 500 mila euro. Un significativo esempio di sinergie pubblico–privato. Si è partiti dall’ambulatorio, poi si è passati al day-hospital e ora il culmine con l’Unità operativa (10 posti–letto, 4 in camere a 2 letti e 2 con letti singoli in ambiente sterile, 11 medici e personale paramedico). Unica struttura in provincia, assiste circa 5 mila persone. Ieri sera, al Nestor, concerto di Danilo Rea per riaffermare che «Insieme si può» conseguire un importante traguardo per aiutare chi soffre. S. di N.