Cronaca di Frosinone

Sabato 5 novembre 2005

Alle 4 ore di stop contro la finanziaria se ne aggiungono altre 4 per sollecitare la soluzione dei problemi locali
Sciopero, la Ciociaria si ferma 8 ore
I sindacati: «Il 25 novembre porteremo in piazza cinquemila persone»

di VITTORIO BUONGIORNO

Quattro ore contro, quattro ore ”per”: il 25 novembre il mondo del lavoro ciociaro si fermerà per otto ore. «Le prime quattro ore di sciopero sono per protestare contro la legge finanziaria, anzi contro quella bozza di legge finanziaria che il Governo ha già modificato per tre volte in pochi giorni. Le altre quattro ore di sciopero sono per sollecitare la soluzione di problemi del territorio», spiegano i segretari confederali Domenico Fragasso (Uil), Benedetto Mollica (Cgil) e Pietro Maceroni (Cisl).
Il 25 novembre i sindacati contano di portare in piazza a Frosinone cinquemila persone. L’appuntamento è davanti all’Amministrazione provinciale alle 9.30: da lì si snoderà un corteo che arriverà fino a piazza Vittorio Veneto, il belvedere sotto la Prefettura, dove interverranno tra gli altri rappresentanti dell’Anci e dell’Unione Province d’Italia, e per i sindacati oltre a Mollica e Maceroni il segretario nazionale della Uil Nirvana Nisi.
«La situazione in provincia è complicata, in due anni abbiamo perso duemila posti di lavoro, altri settemila lavoratori sono stati coinvolti in processi di riorganizzazione aziendale», spiega Fragasso. «E 25 mila ciociari non sono più autosufficienti», gli fa eco Mollica. «E a fronte di 160 mila occupati, circa il dieci per cento, 16 mila persone hanno contratti precari», aggiunge Pietro Maceroni. E’ questo il quadro attuale dell’economia ciociara. «L’industria continua ad essere il settore con più occupati, il 31,4% - spiegano i sindacalisti - un livello da nord est, ecco perché qui la crisi si sente di più. Il problema è che manca ancora un progetto chiaro di sviluppo integrato».
Ovviamente si parlerà anche dei tagli previsti dalla finanziaria: «Si ripercuoteranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini - spiega Fragasso - Abbiamo stimato che i Comuni saranno costretti ad aumentare la tarsu, ad esempio, anche del 35-40%». E incideranno anche, ovviamente, sui servizi sociali: «Oltretutto in una provincia dove ad eccezione di Frosinone ci sono già carenze e difficoltà. Per questo abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale un coordinamento delle politiche sociali, un prg dei servizi per uniformare le prestazioni offerte dai Comuni».
Ma in vista dello sciopero i sindaca«ti hanno previsto una serie di presidi (il 9 ad Anagni e a Ceccano; il 10 a Frosinone e a Sora; il 12 a Cassino) per illustrare le ragioni del sindacato e per raccogliere le firme a favore della legge di iniziativa popolare per la tutela della non autosufficienza. L’undici novembre, presso la cassa edile di Frosinone, si ritroveranno tutti i quadri sindacali della Ciociaria, ultimo appuntamento prima dello sciopero generale del 25.