FROSINONE — «Insurrezione» alla Asl di
Frosinone: il personale è in rivolta contro alcuni sindacalisti ...
.
Tutte le curiosità emerse nelle dieci liste
Sono in sette, invece, i personaggi politici che non si ripresenteranno
all’elettorato
Nelle prossime elezioni fanno capolino nomi conosciuti, grandi ritorni e
i «sempre presenti»
di PIETRO ANTONUCCI ALATRI — Chi c’è e chi non c’è, chi si è
ripresentato e chi è stato fatto fuori. Quelli della serie «a volte
ritornano» e quelli della serie «chi l’ha visto?» fino al signor «sempre
presente». Ecco tutte le curiosità emerse spulciando nelle 10 liste
presentate a supporto dei 4 candidati a sindaco per le elezioni che si
terranno tra 25 giorni. Dando uno primo sguardo, va detto che, rispetto
all’ultima consiliatura, in 7 non si ripresenteranno all’elettorato, chi
per scelta e chi per costrizione. Il nome più eccellente è,
naturalmente, quello del sindaco uscente Giuseppe Morini, che ha rotto
con «Programma Alatri». Con lui si è defilato anche Mauro Colatosti,
della stessa lista. Ha cercato degli spazi, ma non è riuscito a
trovarli, Luciano Pacitto (ex «PA», poi «Alatri libera»). Quattro gli
assenti nelle fila Ds: il capogruppo uscente Franco Padovani, gli ex
assessori Riccardo Mattei e Fabio Pavia, il segretario provinciale Mauro
Buschini. Al contrario, ci sono gli «stakanovisti» dell’aula consiliare,
ossia quelli che non saltano una candidatura e un’elezione: dal ’90 sono
sempre presenti Antonello Iannarilli e Giovanni Melone (entrambi prima
Dc e poi Fi), ma non scherzano neanche Patrizio Cittadini e Pasquale
Caponera, ambedue di «Programma Alatri» e in sella dal ’94. Uno
screening alle liste, saltando ex assessori ed ex consiglieri in corsa.
Nella Margherita ci riprova Massimiliano Rossi e si presentano il
segretario Carlo Fantini (un ritorno dopo tanti anni), Giuseppe Retrosi
e Tonino Scaccia (l’anima critica più attenta del partito); Maurizio
Cannone rappresenta l’ala dell’Udeur, Stefano Galante (ex Nuova Dc) si
qualifica come indipendente. Nei Ds, i due astri sono Bruno Marucci, che
incarna l’ala di Tecchiena, e Pierfranco Minnucci (altro ritorno),
sostenuto dalla sezione alatrense. Nella lista «Uniti per Alatri» ci
sono, tra gli altri, Tommaso Santoro, Alessio Veglianti e Antonio Cioffi
del Prc, Giorgio Frezza e Bruno Bottini del PdCI, Federico Ricciotti
della Rosa nel Pugno. In «Programma Alatri» si rivede Pasquale Germano
(ex Pri e IdV), da segnalare il giovane avvocato Fabio Padovani. In An
capolista è un altro giovane legale: Remo Costantini; in corsa anche
Patrizio Maggi (altro ritorno) e Giovanni Tofani, figlio del senatore
Oreste. Nell’UdC, concorrono di nuovo il segretario Enzo Bellincampi ed
Alessandro Dell’Orco. In Fi. prima volta per il neo-coordinatore Giorgio
Pongelli, ma ci sono anche l’ex sindaco Silvio Tagliaferri (ex «La
Meridiana») e Dario Magliocchetti. Nella «Lista Magliocca» ecco Adele
Ferro (ex Ds e «Alatri libera»), Cesare Bianchi (ex An e As), Maria
Teresa Graziani, Mimmo Lattanzi e Domenico Sbaraglia (ex An). Nella
lista «Progetto Alatri» figurano l’avvocato Enrico Pavia e con lui ci
sono, tra i vari, Ivano Minnucci, Roberto Orologio, il presidente della
Pro Loco Sandro Vinci. L’uomo di punta dei Verdi è invece Fabio Coccia
Collepardo. Il cognome più rappresentato? Da buoni italiani, è Rossi: ce
ne sono 6 in lizza, tra cui due Giulio. E la presenza femminile? I Ds
mettono in campo 6 esponenti del gentil sesso, Margherita e «Progetto
Alatri» solo due.
giovedì 4 maggio 2006
.
|