Ospedali, continua la grande fuga
Petrillo:« Se continua così dovremo girare i fondi alle altre Asl»
di DOMENICO TORTOLANO
"E' troppo elevata la mobilità dei pazienti da un
ospedale all'altro con ripercussioni economiche per le Asl". Lo sostiene
il delegato alla sanità del comune di Cassino il consigliere Gianfranco
Petrillo che è riuscito a comparare i dati dei ricoveri del 2005 e del
2005 che si riferiscono solo alla migrazione intraregionale, sfugge a
quest'analisi l'ampiezza del fenomeno extra Regione Lazio. "La mobilità
passiva- spiega Petrillo- è quel fenomeno che si produce quando i
pazienti di una determinata Asl si rivolgono ad altre Asl per ottenere
prestazioni che non vengono erogate oppure ritengono essere
qualitativamente inaccettabili all'interno delle strutture di
appartenenza. Il fenomeno non solo ha effetti economici, in quanto le
prestazioni eseguite all'esterno devono essere pagate dall'Asl di
provenienza, ma è quasi un indicatore della qualità dei servizi che
vengono erogati in un determinato territorio". Nei distretti di
Anagni-Alatri, Frosinone,Sora e Cassino la migrazione intraregionale dei
ricoveri nel 2001 è stata di 23.457 pazienti mentre nel 2005 di 30.216
con un costo complessivo 81.714.718 euro.
La disciplina che produce più migrazione passiva è la Chirurgia Generale
con 3.694 ricoveri intraregionali, costo 10.721.292 euro; seguono
Ostetricia con 2.243 costo 4.176.220 euro; Ortopedia 2.192 costo
6.548.280 euro; Medicina 2.013 con una spesa di 4.886.658 euro;
Pediatria 1594, costo 1.635.668; Urologia 1.457.665 euro.
L'11,2% della migrazione è occupato dalle Malattie dell'Apparato
Cardiovascolare, il 10,9% dalle Malattie del sistema Muscolo
Scheletrico, l'8,2% dalle Malattie dell'Apparato Digerente, il 7,7%
dalle Malattie del Sistema Nervoso, il 7,7 dalle Malattie Endocrine, il
7,3 dalle Malattie Mieloproliferative e Neoplasie, il 5,5% dalle
Malattie ORL; per un totale del 58,5%, il restante 41,5% riguarda le
patologie minori.
" I ricoveri intraregionali -osserva Petrillo- dal 2001 al 2005 sono
aumentati di ben 6.759, il fenomeno è senza dubbio allarmante, anche in
considerazione che in quest'analisi non sono compresi i ricoveri extra
Regione Lazio. Se non si porrà rimedio presto finiremo per girare tutto
l'importo dell'assegno dei finanziamenti che riceviamo ad altre Asl per
pagare i ricoveri. La regione Molise, poco distante, ci fa concorrenza
prevalentemente con branche neurochirurgiche e neurologiche, la regione
Campania ci sottrae la cardiologia e la cardiochirurgia, comincia a far
sentire la sua presenza la regione Abruzzo che sta qualificandosi con
alcune branche di chirurgia endoscopica e chirurgia generale. Non c'è da
stare allegri nemmeno per le branche minori. Infatti se la loro
sofferenza in termini di migrazione appare scarsa, è pur vero che
l'incidenza di queste patologie è meno rilevante».
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