Cronaca di Frosinone

Lunedì 2 ottobre 2006
L’idroterapia è ancora negata

QUANDO verrà riaperta a Via Fabi la piscina per l’idroterapia? E quando sarà potenziato il servizio di riabilitazione? Due domande che Paolo Menichetti, componente della segreteria regionale e responsabile sanità di Rifondazione comunista, pone ai responsabili dell’Azienda sanitaria. L’esponente del Prc manifesta critiche molto dure nei confronti dei suoi dirigenti premettendo che «se non viene avviata una seria programmazione delle strutture di riabilitazione sull’intero territorio provinciale si favoriscono le strutture private o convenzionate, mentre quelle pubbliche continuano a registrare carenze e mancate risposte agli utenti». «È il caso del reparto di riabilitazione e recupero funzionale allocato nella palazzina H di Via Fabi – precisa – dove si riscontrano carenze di organico e di strutture adeguate, dove la piscina è stata "prosciugata" da anni, impedendo di fatto ai tanti utenti la fruizione dell’idroterapia, prestazione necessaria per un adeguato recupero e mantenimento funzionale di tanti pazienti traumatizzati o portatori di handicap». «Ciò è paradossale – continua Menichetti – se si pensa che molte prestazioni vengono erogate in strutture private convenzionate. Nel 2004, dopo la mobilitazione di tanti cittadini, fu siglato un accordo tra l’Asl ed alcune associazioni provinciali di utenti e pazienti per il ripristino dell’idroterapia, ma a tutt’oggi gli impegni sono stati disattesi. Le associazioni hanno inviato lettere al presidente Marrazzo ed all’assessore Battaglia per segnalare la condizione che vivono sulla propria pelle e, soprattutto, per ottenere risposte chiare e certe al diritto di salute che ogni cittadino esercita, diritto sancito dalla nostra Costituzione». Menichetti non lo dice, ma evidentemente le associazioni non hanno avuto ancora alcuna risposta. Comunque chiede urgenti provvedimenti risolutori. Il 9 ottobre, alle ore 12, l’assessore regionale alla sanità Battaglia visiterà a Ceccano l’Spdc, le due comunità terapeutiche ed il centro diurno. L’incontro con operatori ed associazioni rientra nella «10 giorni» dedicata nel Lazio alla salute mentale, nell’ambito della Giornata mondiale. Obiettivo: rafforzare la rete delle relazioni e delle collaborazioni.

S. di N.