Cronaca di Frosinone | |
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Giovedì 5 ottobre 2006 | |
Dopo gli esposti presentati alla procura della
Repubblica di Frosinone e alla ... di PIETRO PAGLIARELLA ... Corte dei Conti sull’uso improprio dei mezzi di servizio e sulle consulenze esterne, la Fials torna all’attacco per il tramite del suo vice segretario provinciale Francesco D’Angelo e degli uffici dell’avvocato Giuseppe Tomasso. In una missiva indirizzata, tra i tanti destinatari, al presidente della Regione Piero Marrazzo, al presidente del collegio sindacale e al direttore generale dell’Asl Zotti, il sindacato solleva la questione relativa all’incarico di portavoce della direzione generale-addetto stampa che starebbe per essere affidato ad una consulente esterna alla struttura frusinate. «Desta profonda meraviglia - dice D’Angelo - l’assordante ma significativo silenzio che regna sulla tematica delle consulenze esterne sollevate dalla Fials a mezzo di un apposito esposto inviato oltre che agli organismi dell’Asl anche alla competente autorità giudiziaria e al collegio sindacale dell’azienda stessa. Infatti al di là della circostanza che non è pervenuto alcun riscontro, per contro, risulterebbe che i consulenti sarebbero comunque presenti presso la struttura aziendale senza alcun atto o provvedimento di sorta. In sostanza si sarebbe creata una situazione di fatto che perdura da un mese, cioè dalla data di formale revoca delle deliberazioni di conferimento degli incarichi ai medesimi "professionisti esterni", nella quale i consulenti pur in mancanza di un atto formale disporrebbero della struttura e degli uffici aziendali fornendo, addirittura, direttive, indicazioni al personale dipendente e visionando documenti della direzione generale.» «In particolare - continua D’Angelo venendo al nocciolo della nuova questione - risulterebbe che una nuova consulente, cui dovrebbe essere affidato un incarico di portavoce della direzione generale, quale addetto stampa, già da oltre un mese disporrebbe degli uffici della direzione, gestendo il personale, impartendo direttive, disponendo e visionando gli atti che vi transitano. Risulterebbe, in proposito una volontà della Direzione a formalizzare tale incarico con apposito provvedimento che, all’evidenza, risulterebbe palesemente illegittimo». Numerosi sono i dubbi sollevati dalla Fials circa l’opportunità di ricorrere a risorse estranee all’azienda alla luce soprattutto dei principi esposti, ad esempio, nel decreto Bersani, della tempistica prevista dalla normativa e soprattutto del notevole costo di queste professionalità esterne. «Non risulta alcun atto - continua D’Angelo - alcun atto formale dal quale poter evincere che questa esternalizzazione di competenze sarebbe giustificata da un riscontro oggettivo nell’organico dell’ente di gravi carenze qualitative o quantitative tali da impedire al Direttore Generale di avvalersi del necessario ausilio della struttura interna». Nella sua richiesta di chiarimenti D’Angelo chiama in causa anche Marrazzo il quale è invitato, soprattutto in considerazione della sua storia professionale di giornalista conduttore di una trasmissione sempre pronta a denunciare le situazioni illegittime in particolar modo negli enti pubblici, nonostante si stia parlando di competenze manageriali autonome, a dare un valutazione anche di strategia politica della gestione Zotti, valutazione che risulterebbe opportuna visto che un silenzio potrebbe essere interpretato come una condivisione dell’operato della direzione generale. Certo sarebbe interessante sapere cosa ne pensano nelle stanze dei bottoni a Roma su quanto evidenziato sull’uso dei mezzi di servizio ovvero se quanto denunciato dalla Fials è campato in aria opppure risponde a verità. In attesa di una pronta risposta non resta che attendere. |