Cronaca di Frosinone

Giovedì 5 ottobre 2006
La polemica infinita
Anche l’Ugl si rivolge alla magistratura contabile
Il segretario provinciale Rosa Roccatani invia una missiva nella quale ricostruisce la vicenda delle professionalità esterne

RIDESTATASI da un torpore dovuto probabilmente alla opprimente canicola estiva, l’Ugl-sanità torna a mordere (non è mai troppo tardi) sulla querelle, ampiamente diffusa e sviscerata in esclusiva ed in anteprima sulle colonne di questo giornale, delle consulenze esterne all’Azienda sanitaria frusinate e lo fa in maniera decisa e dura. Riprendendo un percorso cominciato e poi interrotto, culminato con una vittoria davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone, che sul punto ha censurato il comportamento dell’Asl come antisindascale, l’Ugl, ponendosi adesso sulla scia della Fials, che si era attivata più di dieci giorni orsono, scrive alla Corte dei Conti per rappresentare quanto accade all’azienda sanitaria di Frosinone in ordine al modus agendi sugli incarichi esterni. «L’azienda sanitaria - si legge in un comunicato a firma del segretario provinciale Rosa Roccatani - ha adottato, sul finire del 2005, quattro deliberazioni con l’approvazione di un nuovo assetto organizzativo della "Programmazione e Controllo", il conferimento di altrettanti incarichi di collaborazione coordinata e continuativa e, in un caso, di prestazione d’opera». Nello specifico sono stati conferiti tre incarichi: «Coordinatore dell’attività degli Uffici di staff afferenti alla Direzione Generale», con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, con un compenso lordo mensile a favore dell’incaricato di 5.000 euro per un impegno di spesa complessivo di 65.000 euro a carico dell’Asl; un incarico di prestazione d’opera «in materia di relazioni sindacali» per un compenso lordo di 400 euro «ad accesso» per complessivi 48.000 euro; un incarico co.co.co. di «Coordinatore dell’attività in materia di marketing e customer satisfaction, ufficio stampa, ufficio relazioni con il pubblico, uffici in staff con la direzione generale» da 4.200 euro lordi al mese per un impegno di spesa complessivo a carico delle casse dell’azienda sanitaria di 108.000 euro. «Quindi - attacca con un deciso affondo ancora la Roccatani - con una maggiore spesa per il personale che, per i tre incarichi è immediatamente quantificabile in 213.800 euro, grava su un bilancio talmente asfittico da non consentire di soddisfare le esigenze minime delle strutture sanitarie e, per di più, in un periodo di grave difficoltà finanziaria della sanità regionale che comporta tagli ai posti letto ed ai servizi per l’utenza». Gli atti di conferimento di tali incarichi sono stati impugnati dall’Ugl davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone il quale, nell’ordinanza emessa il 17 luglio scorso ha dichiarato antisindacale la condotta dell’azienda e ne ha disposto l’immediata cessazione con l’ordine di revoca dal momento che gli impegni erano stati assunti, appunto, in violazione delle norme che regolano le le relazioni sindacali. «Se la spesa relativa agli incarichi - dice ancora la Roccatani - direttamente conferiti è di chiara identificazione, non meno grave è quella che consegue alla riorganizzazione della struttura "Programmazione e controllo". Dinanzi a questo comportamento dell’azienda sanitaria locale di Frosinone, che si configura come spesa non motivata dal miglioramento dei parametri di efficienza della gestione aziendale e di efficacia dei servizi e, quindi, ingiustificata ed ingiustificabile, l’Ugl ritiene opportuno segnalare i fatti alla Corte dei Conti per opportuna informazione e per quanto eventualmente di competenza ai fini della tutela dell’oculato impiego del denaro pubblico». Ora non resta quindi che attendere i passi della magistratura contabile investita del problema dalla Fials prima e dall’Ugl adesso, senza dimenticare che ci si aspetta che quanto prima cominci ad indagare anche la magistratura penale che nei giorni scorsi ha ricevuto sulla questione un esposto da parte della sola Fials.

Pie.Pag.