Cronaca di Frosinone | |
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Domenica 8 ottobre 2006 | |
La polemica L’Ugl: «Si eliminino le spese clientelari e improduttive» Duro affondo sugli sprechi all’azienda sanitaria di Frosinone in un momento in cui si chiedono sacrifici al paese È tornata sul piede di guerra la Ugl e, prendendo spunto dai tagli promessi dal centrosinistra nella prossima finanziaria, attacca sugli sprechi denunciati alla Asl di Frosinone. «Il governo ha presentato in Parlamento - si legge in un comunicato a firma di Rosa Roccatani segretario provinciale Ugl - una proposta di legge finanziaria "lacrime e sangue" per i cittadini, con il dichiarato obiettivo di risanare al situazione finanziaria e di eliminare gli sprechi della pubblica amministrazione. E come al solito, con dotte disquisizioni degli "esperti" (sempre gli stessi!) individua nei lavoratori anche della sanità e soprattutto del servizio sanitario pubblico l’obiettivo dei "tagli economici". Sono propositi sinceri? Sono intenzioni oneste? In proposito, ciascuno è libero di avere le proprie opinioni, ma - per quello che ci interessa - dobbiamo ricordare che al vertice delle Asl ci sono i manager di fiducia nominati da chi governa». «Allora un minimo di coerenza non guasterebbe, - continua la Ugl - soprattutto quando si gioca con il destino del paese e con i diritti sacrosanti di chi lavora ed ha fatto sempre il proprio dovere. Se il governo italiano vuole "eliminare gli sperperi di denaro pubblico" deve cominciare a "tagliare le spese clientelari ed improduttive", come quelle che continuano a caratterizzare negativamente la gestione degli incarichi praticata all’interno dell’Asl provinciale di Frosinone. La Ugl sanità ha ottenuto una sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone che ha condannato l’Asl per condotta antisindacale in occasione delle delibere sul nuovo assetto della "Programmazione e controllo" e di tre incarichi per altrettanti esperti, uno dei quali "in relazioni sindacali". L’attuale vertice aziendale può essere accusato di tutto, magari di incapacità organizzativa, di scarsa considerazione delle esigenze del territorio e dell’utenza, ma non manca di senso dell’umorismo: farsi condannare per condotta antisindacale sulla delibera di nomina dell’esperto in relazioni sindacali è il colmo del ridicolo!» « Ma se il ridicolo può far sorridere, lo sperpero di denaro pubblico che le quattro delibere hanno provocato, per fortuna l’azione giudiziaria ne ha in parte bloccato l’effetto negativo, sono un problema di tutti i cittadini. È, infatti, dall’eliminazione di questi sperperi che bisogna ricominciare a risanare la finanza pubblica! Perciò la Ugl sanità, inattesa che intervengano il governo nazionale e quello regionale, ha denunciato la spesa immotivata delle quattro delibere "antisindacali" alla procura regionale della Corte dei Conti ed altre...sono in partenza». |