Cronaca di Frosinone

Giovedì 19 ottobre 2006
NON bastavano le polemiche sulle consulenze e le autoblu; non bastava il putiferio ...

di PIETRO PAGLIARELLA

... suscitato dalla querelle sul Dea di secondo livello; una nuova tegola si abbatte sull’azienda sanitaria frusinate sotto forma di sconfitta giudiziaria che potrebbe scatenare un effetto a catena. Il giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone, infatti, nei giorni scorsi si è pronunciato a favore di un dirigente medico, assistito di fiducia dall’avv. Marco Pizzutelli, che aveva presentato ricorso contro l’Asl per mancata concessione del salario di posizione. Una vicenda, quella esaminata dal giudice del lavoro che risale all’epoca Pugliese, e segnatamente alla vigenza contrattuale 1998-2001. Il manager in quel periodo procedette al conferimento di centinaia di incarichi di responsabilità a dirigenti sanitari senza che fossero comunque attribuite le indennità relative al salario di posizione inerenti la parte variabile. Si tratta dei cosiddetti incarichi di struttura. L’Anaao, per il tramite del suo segretario, dott. Pietro Garofali, ha contestato il modus agendi dell’Asl, ed in rappresentanza di centinaia di medici investiti di incarichi di responsabilità ha adito le vie legali. Pochi giorni fa il giudice del valor ha, quindi, sentenziato sul primo ricorso pilota condannando l’Asl a risarcire il medico ricorrente per quasi ventimila euro, oltre al pagamento delle spese di giudizio. In ballo ora ci sono altri ricorsi visto che l’azienda ha adottato lo stesso modo di agire anche nel triennio 2002-2004. Una situazione pesante, come più volte è stato fatto rilevare dal manager Zotti, che limita e appesantisce fortemente l’attività dell’azienda sanitaria gravata da quasi 2.500 ricorsi da parte dei suoi dipendenti che hanno avuto modo di entrare negli anni in conflitto giudiziario con il proprio datore di lavoro.