Rifondazione
«Ospedali sovraffollati, situazione non più tollerabile»
«Il sistema sanitario di Frosinone ha urgente bisogno
di un’opera di riorganizzazione e ammodernamento improntata a garantire
un’assistenza dignitosa ai malati. Ciò che abbiamo visto nella nostra
recente visita agli ospedali Umberto I di Frosinone e S. Maria della
Pietà di Ceccano, due nosocomi che mostrano gravi carenze sotto il
profilo delle strutture e dei servizi offerti, non è più tollerabile».
Lo affermano Alessio D’Amato, capogruppo di Ambiente e Lavoro, e Anna
Pizzo, indipendente del Prc, entrambi componenti della Commissione
sanità della regione Lazio, che lo scorso 11 dicembre hanno effettuato
un sopralluogo negli ospedali ciociari.
«Ci siamo trovati di fronte due situazioni limite: la struttura di
Frosinone sovraffollata e quella di Ceccano sottoutilizzata. In
particolare, a Frosinone, abbiamo potuto visionare le condizioni di
numerosi pazienti in degenza post operatoria sistemati lungo i corridoi
della chirurgia e ortopedia, tra l’altro in totale promiscuità. Alla
carenza di posti letto si è poi aggiunta la chiusura della struttura
Utic (Unità di terapia intensiva cardiologia) dovuta alla mancanza di
personale».
«Da quanto abbiamo constatato la sanità del frusinate è carente anche
sotto il profilo organizzativo in merito al rapporto tra gli operatori e
la Asl, poiché manca un reale coordinamento tra gli operatori stessi e
la Direzione generale dell’azienda. Abbiamo quindi chiesto di convocare
con urgenza la Commissione sanità di cui facciamo parte, consentendo la
partecipazione di tutti i soggetti del mondo sanitario, amministrativo,
sindacale e associativo del territorio del frusinate. Siamo infatti
convinti – concludono D’Amato e Pizzo - che la riorganizzazione del
sistema sanitario della Provincia di Frosinone debba partire
dall’elaborazione di un piano strategico stilato in stretta
collaborazione con tutti i soggetti interessati, perché si possa
giungere in tempi brevi a dare una risposta all’emergenza delle
strutture ospedaliere locali».
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