Cronaca locale | |
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Venerdì 22 dicembre 2006 | |
SORA - «Ingiustizia è fatta» Inizia così la durissima presa di posizione della Uil Sanità in merito alla soppressione definitva del servizio Moc presso il Distretto sanitario C. L’allarme su una possibile chiusura del servizio era stato lanciato proprio dalla Uil e poi ripreso da qualche partito di opposizione. Ma le richieste di mantenere il servizio Moc non sono servite. Il responsabile cittadino della Uil Sanità, Umberto Natalizio, stigmatizza quella che definisce una «cervellotica decisione» «avallata per fare posto ad un fantomatico servizio di fisioterapia, composto da un fisioterapista che è in organico presso l’ospedale di Sora, da una fisioterapista assunta da quattro mesi e tuttora (non per colpa sua) costretta a "vegetare" presso il servizio protesico e da un dirigente fisiatra in servizio nel Distretto solo tre volte a settimana». Lo sconcerto della organizzazione sindacale «è che il servizio di fisioterapia territoriale, avendo preso posto del funzionante ambulatorio Moc, dovrebbe avere in dotazione già i macchinari per poter eseguire tali terapie. Ma nel Distretto finora non ve ne è traccia». A Natalizio poi è giunta voce che «il responsabile della fisioterapia (che, ribadiamolo, non esiste) abbia cambiato idea sulle stanze lasciate vuote dal servizio Moc prima funzionante. Pare non siano di suo gradimento». Per la Uil quella di chiudere il servizio Moc è una decisione incomprensibile che significherà per il Distretto un mancato «introito di circa 12.500 euro al mese» mentre «gli utenti non solo dovranno prenotarsi presso la struttura ospedaliera ma, ad esame eseguito, dovranno riprenotarsi per far si che il medico decida l’eventuale cura del caso. Cosa che prima nel Distretto avveniva immediatamente dopo l’esame compiuto». Una decisione che comporta solo problemi ai cittadini. «Per chi prende certe decisioni -dice la Uil- sarebbe il caso di fare un esame di coscienza». Ironicamente poi la Uil ricorda che nel Distretto C ci sarebbe un altro ambulatorio da smantellare, quello oculistico che, insieme alla Moc, è il fiore all’occhiello della struttura sanitaria di via Piemonte. «Troppa gente la mattina per fare gli esami oculistici, forse – continua Natalizio - forse sarebbe meglio chiuderlo, almeno faremmo la gioia di chi fa le pulizie». |