Il direttore sanitario Raffaele Ciccarelli: «In
quelle strutture niente ricoveri»
di EMILIANO PAPILLO
Il ticket per i codici bianchi negli ospedali della
provincia di Frosinone? In tre presidi sanitari non si paga. Si tratta
di Atina, Ferentino e Ceprano. Il perché è presto detto. I tre presidi
sanitari non avendo un vero Pronto Soccorso, ma solo un punto di Primo
Soccorso, non hanno disposizione i triagisti, vale a dire i medici che
identificano i codici di gravità di un malato che si presenta al
presidio sanitario per una cura urgente. Così molti cittadini venuti a
conoscenza di questa eccezione che consente loro di "risparmiare" la
quota del ticket, pari a 25 euro, hanno letteralmente assalito i tre
presidi sanitari in possesso del punto di Primo Soccorso. A Ferentino
ieri mattina erano in molti, come del resto succede quotidianamente, i
malati provenienti anche dai centri limitrofi di Morolo, Supino, Patrica,
ma anche dal capoluogo che si sono recati nella struttura di piazzale
dell'Ospizio per una cura. "La legge nazionale che obbliga gli utenti al
pagamento del ticket da 25 euro per quanto riguarda i codici bianchi
(cioè le prestazioni sanitarie meno urgenti) negli ospedali, non può
essere applicata ai presidi sanitari che hanno solo un punto di Primo
Soccorso invece che il Pronto Soccorso. In provincia di Frosinone, sono
tre strutture, Ferentino, Atina e Ceprano" spiega il dottor Ricciotti,
medico di turno ieri mattina al presidio sanitario del centro ernico che
aggiunge: "Qui a Ferentino, aperto h24, abbiamo un leggero aumento dei
pazienti anche perché in molti ancora non sanno di questa possibilità di
evitare il pagamento del ticket. Certo, ora che la notizia si sarà
diffusa, prevediamo un vero assalto. Ma attenti, bisogna sapere che a
Ferentino i ricoveri non sono possibili per cui si deve stare attenti.
Nessuno può sapere prima di essere visitato quale sia la gravità della
sua malattia. Sarebbe consigliabile andare in un Pronto Soccorso.-
Ferentino va bene per una puntura oppure per i punti di sutura, ma per
gli interventi più gravi bisogna rivolgersi a Frosinone". Alla Asl del
capoluogo questa situazione sta creando qualche problema. «Sinceramente
siamo un po' in difficoltà, non sappiamo bene come comportaci tanto che
abbiamo chiesto lumi alla Regione Lazio», confessa il manager Giancarlo
Zotti.
«La legge nazionale infatti non obbliga i presidi sanitari muniti di
solo Primo Soccorso a far pagare il ticket di 25 euro per i codici
bianchi - spiega il direttore sanitario Raffaele Ciccarelli - E così a
Ferentino, Atina e Ceprano dove non si hanno triagisti per classificare
i codici dei malori, non si paga. Ma questo crea problemi perché tutti
ora si recheranno in questi tre presidi per le visite anche più urgenti
e gravi sottovalutando magari la gravità dei loro malori". Il dottor
Ciccarelli da poi anche alcuni consigli ai cittadini: «Lo ritengo solo
un modo per evadere le tasse. Prima o poi il ticket verrà pagato anche
in queste strutture altrimenti ci sarebbe caos e difformità di
trattamento che non possiamo permetterci. Questo è un escamotage che
durerà poco. E poi come medico consiglio agli utenti di non fare i furbi
perché a Ferentino, Atina e Ceprano non ci si può ricoverare e magari un
malore che si considera inizialmente di poco conto, può essere più grave
del previsto e si rischia grosso». Per quanto riguarda Frosinone,
Cassino e Sora la Asl spiega che «finora l'afflusso di utenti per il
pagamento dei ticket è regolare».
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