Cronaca di Frosinone

Martedì 9 gennaio 2007

Ospedali, blitz del Nas in corsia
Nell’Umberto I° del capoluogo sono state segnalate carenze nella pulizia
A Ferentino riscontrate carenze a “Radiologia” e per il guardaroba

di MASSIMO CECI

Via alle ispezioni negli ospedali ciociari. Ieri mattina i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas) hanno setacciato cinque ospedali romani, due pontini e due della provincia di Frosinone: quello del capoluogo e il presidio sanitario di Ferentino. I verbali sono stati depositati sulla scrivania del direttore sanitario Saverio Celletti: è la lista degli interventi improcrastinabili, la cui carenza potrebbe mettere a rischio l'igiene e la sicurezza dei pazienti ciociari. Ora si attendono gli ispettori sanitari promessi dal presidente della Regione Piero Marrazzo. I sindacati: gravi carenze di personale.
Dopo Roma, Frosinone. I Nas si sono presentati ieri mattina nei nosocomi di Frosinone e Ferentino e hanno controllato le strutture-cardine dei due presidi. Per oggi è previsto un altro blitz. "Abbiamo avuto la visita dei Nas questa mattina (ieri, ndr) - spiega il direttore sanitario dell'Asl di Frosinone, Raffaele Ciccarelli - nelle strutture di Frosinone e Ferentino. I carabinieri non hanno riscontrato grossi problemi igienico-sanitari. Solo qualche angolo sporco e qualche cicca". "I controlli fanno bene - aggiunge il direttore generale Giancarlo Zotti - perché mettono in riga chi si fa prendere dalle cattive abitudini. Ora ci aspettiamo controlli su tutti gli ospedali ciociari. Siamo pronti: ci siamo mossi in tempi non sospetti e abbiamo già dato istruzioni di effettuare maggiori controlli e garantire maggiore solerzia".
La lista delle rilevazioni in merito alle strutture sanitarie di Frosinone e Ferentino riposa sulla scrivania di un disponibilissimo direttore sanitario Saverio Celletti. "Ho accompagnato i Nas ad effettuare i controlli - spiega Celletti - soprattutto nelle sale operatorie e nelle sale parto di Frosinone. Ma anche nel Nido e nei sotterranei. Tutto in regola nei reparti. Sono state verbalizzate infrazioni di poco conto. Per esempio lampadine fulminate. Poi sono state date indicazioni per lo sgombero di materiali ingombranti, come mobili e panche, accatastati su una scala in disuso. Ancora: i carabinieri hanno rilevato che gli spogliatoi (consegnati un anno e mezzo fa) sono sottodimensionati per la popolazione ospedaliera, ma che ci possiamo fare? Infine hanno rilevato la presenza di un frigorifero in disuso e di alcune cicche nei servizi generali di un corridoio non frequentato. Il problema - aggiunge Celletti - è che non abbiamo ancora un magazzino di deposito per i fuori-uso". Non sono state invece ispezionate le cucine. "No, perché erano già state controllate dagli stessi Nas ad ottobre", chiosa Celletti.
I carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Latina hanno rilevato qualche mancanza anche presso il presidio sanitario di Ferentino. "Ci sono problemi per il guardaroba allocato nello stabile più vecchio, evacuato e non più agibile - afferma Saverio Celletti - Problemi anche per Radiologia, al piano terra: sono strutturali, il pian terreno deve essere ancora oggetto di ristrutturazione. Igienicamente, però, risulta tutto in regola".
Ora la sanità ciociara attende l'arrivo degli ispettori regionali. Il presidente Piero Marrazzo e l'assessore alla Sanità Augusto Battaglia hanno annunciato controlli a tappeto "in tutti gli ospedali del Lazio". Verranno effettuati dagli uomini dei servizi ispettivi. Nel mirino anche le cliniche, gli ambulatori e i laboratori privati.
I sindacati: la qualità dell'assistenza scende se manca il personale. "Presso il Nido del presidio ospedaliero di Alatri - denuncia Giulio Rossi della Uil - diversi turni vengono coperti da una sola unità infermieristica a prescindere dal numero dei bambini presenti. Le esigenze del reparto comportano quindi che l'unica unità presente sia costretta ad allontanarsi, lasciando incustoditi i locali, per svolgere servizi come ad esempio la consegna dei bambini alle madri per l'allattamento, con comprensibili gravi problemi anche di natura medico-legale. Sembra infatti che la forzata assenza degli operatori abbia consentito in più di una occasione l'intromissione di persone estranee, fortunatamente genitori, negli ambienti che dovrebbero essere invece riservati esclusivamente agli addetti ai lavori, con la possibilità di manomissioni fortuite o dolose delle delicate apparecchiature presenti negli stessi. Carenze gravi di infermiere anche a Ostetricia".