Nuovo blitz dei Nas, controlli ad Alatri
Verifiche anche a Sora.
La Asl: «Non hanno riscontrato carenze igieniche»
Le ispezioni negli ospedali
Al San Benedetto mancano i tecnici: in tilt il laboratorio
di MASSIMO CECI
Tornano i carabinieri del Nas a setacciare gli ospedali
ciociari. Nei giorni scorsi è toccato a Sora, ieri mattina ad Alatri. Le
carenze riscontrate dai carabinieri del nucleo antisofisticazioni non
sono di carattere igienico. Al via, intanto, i lavori per arginare le
emergenze rilevate presso gli ospedali di Frosinone, Anagni, Pontecorvo
e Ceccano, già segnalati alla Procura.
«L'ospedale di Sora è stato giudicato dal Nas uno dei migliori della
Ciociaria - spiega il direttore sanitario della Asl di Frosinone,
Raffaele Ciccarelli - I difetti verbalizzati sono di poco conto: cicche
di sigaretta in un sottoscala, ragnatele in un angolo, sotto un letto.
Nessun grosso problema strutturale o igienico». Va detto che aspettando
i controlli la struttura era stata pulita in ogni dove.
Il secondo blitz ad Alatri. Ieri mattina il Nas ha perlustrato fino alle
14 i cinque piani dell'ospedale San Benedetto, poi ha steso i verbali
alla presenza del vice direttore della struttura Enzo Vari. «I
carabinieri non hanno riscontrato carenze igieniche - dice Vari - Poche
le cose attestate, come la rottura della protezione del soffitto nello
stanzino delle fotocopie, qualche muro annerito, alcune infiltrazioni
d'acqua non ritinteggiate, alcune piastrelle staccate».
«Situazione sotto controllo», stigmatizza Ciccarelli, ma anche qualche
problema di cartellonistica: le vie di fuga in alcuni casi non sono ben
visibili. Non sono stati controllati i locali del 118 e le cucine. «Per
il resto - chiude Vari - ci hanno fatto i complimenti».
Non solo i Nas, però. Emergenza anche al laboratorio analisi del San
Benedetto. «La dotazione organica - scrive Giulio Rossi della Uil-Fpl
- prevede 8 tecnici mentre ormai l'organico dei tecnici di laboratorio è
ridotto a sole 5 unità di ruolo, con la necessità di ricorrere a
personale con contratti a termine di appena sei mesi. Considerato che
due dei quattro tecnici di ruolo presentano limitazioni che ne
impediscono l'utilizzo a tempo pieno, la pronta disponibilità viene
espletata soltanto da due tecnici, sia per il turno notturno che per
quello pomeridiano. I tecnici sanitari vengono impiegati in mansioni
improprie, come l'accettazione delle impegnative e la sistemazione dei
referti per la successiva consegna. Quello di Alatri è infatti l'unico
laboratorio che non ha a disposizione una figura con compiti
esclusivamente amministrativi. Inoltre, il Cup sembra non possa
effettuare prenotazioni e si trova così di fatto nell'impossibilità di
ridurre il numero delle prestazioni rese agli esterni. Crediamo sia
indispensabile rappresentare al Prefetto questa situazione di emergenza
e chiediamo di ricorrere alla mobilità, di coprire i turni di pronta
disponibilità trasportando con auto sanitaria i campioni urgenti dalle
20 alle 8 presso ospedali come Frosinone che effettuano il turno
notturno, di conferire incarichi a termine per almeno tre tecnici».
Ciccarelli, da parte sua, promette interventi immediati: «Abbiamo già
contattato la nostra ditta di manutenzione, a cui abbiamo dato
l'incarico di risolvere velocemente i problemi non strutturali. Stiamo
intervenendo, in seguito ai risultati dei nostri controlli interni,
sulla pulizia dei locali, sulle porte di uscita, sulla ruggine, sulle
cicche, sulle prese a muro scoperte. Non siamo invece ancora stati
ascoltati in merito alle indagini sui quattro ospedali segnalati:
aspettiamo gli ispettori della Procura per stilare la nostra relazione».
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