Cronaca locale | |
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Martedì 9 gennaio 2007 | |
ALATRI - SANITA' E POLEMICHE Non tutto è negativo La Uil-Fpl spesso impietosa contro i vertici dell'Asl stavolta è prudente sulla situazione igienica del "San Benedetto". Il nosocomio alatrense non viene bocciato: vi sono alcuni problemi ma di entità non eccezionale di ANDREA TAGLIAFERRI ALATRI — «Non ci sentiamo di sostenere che gli ospedali della provincia di Frosinone siano del tutto immuni dai fenomeni riscontrati dall’inviato dell’Espresso all’interno del policlinico “Umberto I” di Roma», afferma in un comunicato da noi sollecitato l’esponente della Uil-Fpl del «San Benedetto», Giulio Rossi. «Il pressappochismo con il quale alcuni dirigenti e funzionari affrontano i problemi delle strutture ospedaliere, la triste fama di cliente inadempiente ai propri doveri contrattuali che l’Asl di Frosinone si è costruita negli anni, contribuiscono ad amplificare e a rendere cronici alcuni mali dovuti alla vecchiaia degli immobili e delle attrezzature e, quindi, la difficoltà di ricorrere a tempestivi ed efficaci interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria. La nostra organizzazione denuncia da tempo questi problemi, soprattutto quello degli appalti di manutenzione che nessuno controlla e sembra che qualcosa si stia muovendo negli ultimi tempi per combattere questo generale lassismo, almeno per quanto riguarda il nosocomio alatrense. Per quanto riguarda appunto questa struttura non dovremmo avere problemi di rischio radioattivo mentre per quello biologico, l’assenza di un reparto di malattie infettive ed i metodi utilizzati per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti speciali dovrebbero preservarla anche da tale questione. Per quanto riguarda gli archivi, fatta eccezione per la documentazione del distretto sanitario, ammassata lungo le scale a ridosso di una uscita di emergenza, non dovrebbero esserci problemi come quelli riscontrati presso l’Umberto I di Roma, soprattutto per quanto riguarda la tutela della privacy. Tubi rotti in una struttura che ormai viene utilizzata a tempo pieno da più di 20 anni e che ha dovuto affrontare fin dall’inizio i problemi dovuti ad una copertura a tetto purtroppo mal progettata ce ne saranno sicuramente e si spera possano essere eliminati con l’intervento di manutenzione straordinaria che la Regione Lazio ha recentemente garantito, ma che dovrebbe essere realizzato al più presto per scongiurare l’aggravamento di una situazione già precaria. Se è possibile escludere la presenza di cumuli di immondizie all’interno dell’ospedale, almeno nelle zone accessibili ai non addetti ai lavori, non è certamente così nell’area esterna dove, nonostante gli interventi più volte sollecitati agli amministratori, c’è ancora molto da fare e dove sembra si subiscano passivamente episodi di malcostume come quello originato da dipendenti che utilizzano gli avanzi del cibo somministrato ai pazienti per alimentare un piccolo branco di cani randagi che staziona in prossimità dell’ingresso. Peccati veniali quindi e comunque certamente non “orrori” come quelli riscontrati presso il Policlinico romano, ma è necessario che la direzione sanitaria effettui i necessari controlli anche presso la struttura di Alatri per prevenire o eliminare piccole e grandi problematiche relative all’igiene ed alla sicurezza della struttura». |