Cronaca locale

Venerdì 19 gennaio 2007
Asl
La Fials denuncia condotte antisindacali e propone un ricambio dei vertici aziendali

«RECENTI episodi che hanno visto l’adozione nell’arco di due mesi da parte della Fials di iniziative in sede giudiziaria di ben quattro condotte anitisidacali avverso altrettanti comportamenti tenuti dalla azienda Asl di Frosinone ritenuti pregiudizievoli dei diritti e prerogative sindacali e, dunque, degli stessi lavoratori (tra le quali spiccano ben tre esternalizzazioni di servizi), denotano una evidente difficoltà da parte del management aziendale ad intrattenere e mantenere corretti rapporti con le parti sindacali». Scrive in toni perentori la Fials di Frosinone, in una missiva a firma del vice segreatrio provinciale Francesco D’Angelo e del legale di fiducia della organizzazione sindacale, avv. Giuseppe Tomasso, con la quale viene preso di etto il comportamento dell’azienda sanitaria. «I pochi accordi sindacali - continua la Fials - che sono stati stipulati con le altre organizzazioni in gran parte non sono stati rispettati e sono rimasti solo "gracili" promesse sulla carta. Detti accordi sono sempre stati accompagnati da una pubblicità sugli organi di stampa, a mò di dimostrazione che la condotta/conduzione amministrativa della Asl è stata positiva e trova concreti riscontri e consensi. Si ha come l’impressione che determinati annunci e/o assicurazioni stigmatizzate in accordi sindacali, da parte del Direttore amministrativo aziendale, non rientrino nell’ambito della mera dialettica/confronto sindacale-datoriale, ma vengono fonrite al solo scopo di manetenere "buone" le organizzazioni sindacali per un determinato periodo per poi rifondere fiducia dopo un lasso di tempo, laddove vi siano eventuali lagnanze per il mancato rispetto degli accordi e, ciò avviene con ulteriori promesse che hanno la sola finalità di "tirare avanti". Che scopo c’è nel fornire garanzie, formalizzate in accordi sindacali, se a monte si sa già che non potranno essere mantenute quele promesse nie temrini e modalità prospettate? (...) Così, ad esempio, la situazione relativa ai buoni mensa che tocca più da vicino la generalità dei lavoratori, appare assasi significativa. La Fials si dichiara disponibile ad attivare una serie di iniziative legali intese a recuperare in sede giudiziale quanto spettante a titolo di buoni mensa e ciò a mezzo di singoli giudizi monitori (decreti ingiuntivi). Parimenti, per l’applicazione della legge 127 del 1997 in materia di concorsi riservati al personale interno, il direttore amministrativo aziendale aveva preso precisi impegni con le pareti sindacali per l’indizione, l’espletamento delle relative procedure, stabilendo addirittura il numero di posti e profili professionali, per poi recedere da tale iniziativa, non sussistendone evidentemente i presupposti giuridici (...)». «Se si sommano le innumerevoli iniziative intraprese dalla Fials nell’arco di due mesi e tendenti ad evidenziare aspetti e circostanze ritenute meritevoli di segnalazione alle competenti autorità anche giudiziarie, risulta necessaria e non più procrastinabile un’inversione di tendenza per la quale è evidente che non si può non considerare la necessità di un ricambio dei vertici aziendali».