Cronaca locale | |
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Venerdì 19 gennaio 2007 | |
Sora Fisioterapia, D’Orazio: «Abbiamo bisogno di altri operatori» La presidente della commissione consiliare alla sanità sollecita il direttore generale della Asl, Giancarlo Zotti SORA — Attualmente più di 800 pazienti sono in lista d’attesa ed i tempi di risoluzione sono individuati in circa 18 mesi. Un dato sconcertante, che ha spinto la commissione sanità del comune di Sora ad inviare una lettera al direttore generale della Asl, Giancarlo Zotti, con la quale si chiede il tempestivo «potenziamento del servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa con l’assegnazione di tre unità». I componenti della commissione ricordano che «per la sua dislocazione, per la qualità delle prestazioni erogate e per la professionalità degli operatori, il reparto del SS. Trinità è un punto di riferimento per i pazienti residenti nei comuni del Polo C che necessitano di trattamenti riabilitativi di tipo ortopedico e neurologico» e visto l’alto numero di fruitori del servizio il problema si presenta «urgente». Così, considerato che «la finanziaria non consente nuove assunzioni» si chiede almeno «l’assegnazione di tre fisioterapisti da reperire da altre Asl». Viene evidenziato che «questa grave situazione di disservizio costringe gli utenti a rivolgersi presso le strutture convenzionate dell’Abruzzo con costi elevati di mobilità passiva per la nostra Asl». Come accertato in seguito ad una indagine effettuata dal presidente della commissione consiliare sanità, Maria Paola D’Orazio, risulta che «per 10 sedute di riabilitazione post-acuzie i pazienti si ricoverano presso cliniche convenzionate abruzzesi e la loro degenza è un paradosso nell’ottica del contenimento della spesa sanitaria regionale». Dall’indagine effettuata risulta inoltre che «i costi di solo 4 di questi ricoveri risulterebbero sufficienti a compensare un anno di stipendio ad un terapista della riabilitazione». La commissione chiede un «riequilibrio della dotazione organica sia per la riabilitazione post-acuzie di tipo ortopedico, neuromotorio che per la riabilitazione di pazienti oncologici». Evidenziato inoltre che «in previsione dell’imminente apertura della Rianimazione il personale riabilitativo è insufficiente ed è indispensabile incrementarlo di altre tre unità». Infine D’Orazio sottolinea che «i terapisti erano negli anni precedenti sei, ma successivamente tre di loro sono stati collocati in altri servizi senza essere sostituti. Ciò a discapito di un servizio che, dati alla mano, ha un elevato numero di richieste di prestazioni. È ora di dire basta allo sperpero del denaro pubblico e di offrire agli utenti un servizio efficiente e senza interminabili liste d’attesa». |