Cronaca locale | |
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Domenica 22 aprile 2007 | |
ALATRI/Ex ospedale nel degrado di ANDREA TAGLIAFERRI ALATRI —Ogni tanto torna alla ribalta della cronaca l’abbandono dell’ex ospedale «San Benedetto» di Piazza Regina Margherita, ma ogni volta la polemica lascia il tempo che trova. Questa volta, però, la segnalazione del sindacato Uil alza i toni denunciando una situazione di pericolo per la comunità, oltre che uno spreco per le casse pubbliche, documentando il tutto con foto sbalorditive e non solo, sembra infatti che questa volta sia stato chiesto, da parte di un cittadino esasperato, l’intervento di Striscia la Notizia e del Gabibbo, visto che a volte è l’unica maniera per sbloccare situazioni che si trascinano da anni. Sono più di vent’anni ormai che l’ex nosocomio è stato abbandonato a se stesso, in balìa di ladri, teppisti, animali di ogni tipo e all’impietoso passare del tempo. Già la facciata esterna sembra dimostrare con estrema chiarezza le condizioni vergognose della struttura, gli intonaci ormai caduti, infiltrazioni di acqua e umidità che corrodono le pareti esterne, e il tetto che non solo ha delle falle enormi, ma risulta composto ancora di materiali tossici come i derivati dell’amianto. Passando, poi, agli interni, si intravedono dalle finestre rotte e dai vetri mancanti dei bidoni di immondizia e rifiuti di ogni genere accantonati come si trattasse di una discarica. Questa è la fotografia della situazione attuale. Sul fronte politico si ricorda che mesi fa alcune proposte sembrarono smuovere qualcosa, c’era l’ipotesi di destinare i locali alla costruzione di edilizia popolare (l’emergenza abitativa è sui giornali proprio in questi giorni) ma si parlò subito di problemi di parcheggio e di idoneità alla ricezione di altri residenti in una zona così centrale e congestionata. C’era, altresì, l’ipotesi di dedicare i locali dell’ex ospedale ad un palazzo della cultura o ad uffici e sedi di associazioni o servizi pubblici, insomma si era cominciato a discutere di un futuro riutilizzo della struttura che passava, obbligatoriamente, per una consistente e definitiva bonifica. Niente da fare. Tutto tornato nell’oblio. Il responsabile del gruppo aziendale Uil Fpl Rossi ha rivolto l’ennesimo invito ai responsabili dell’Asl, della Regione Lazio e del Comune di Alatri: «Perché, dopo aver alienato con una cartolarizzazione la proprietà dell’immobile del nuovo ospedale, non si è mai messa in programma nessuna iniziativa per provvedere al recupero di questo edificio che costituisce un notevole patrimonio per la città di Alatri? Considerata l’impossibilità di restituirla alla sua originaria destinazione d’uso, rinnoviamo la proposta all’Azienda sanitaria di cedere la struttura ad altri enti pubblici o a privati, investendo il ricavato nell’acquisto di apparecchiature sanitarie quanto mai necessarie». Un invito, infine, lo rivolgiamo noi agli amministratori: non aspettiamo che sia il Gabibbo ad intervenire con le sue incursioni sugli sprechi e le opere dimenticate, dimostriamo di essere responsabili anche quando i riflettori o le telecamere non sono ancora puntati. |