di ANDREA TAGLIAFERRI

ALATRI — L’ultima segnalazione del sindacato Uil in merito alle disfunzioni del nosocomio alatrense punta il dito sulle carenze del servizio di diagnostica per immagini. «Abbiamo più volte segnalato - si legge nella nota firmata dal sindacalista Giulio Rossi della Fpl-Uil - la situazione delle apparecchiature tecnico-sanitarie della radiologia del presidio ospedaliero "San Benedetto" di Alatri che non funzionano più da anni e vengono lasciate ad ingombrare spazi preziosi. Abbiamo parlato della Tac che è del 1992 e richiede continui interventi di manutenzione e delle immagini che vengono archiviate su cassette magnetiche, reperibili con difficoltà in quanto ormai superate dai dischi a lettura ottica. Forse proprio a causa della difficoltà di trovare le videocassette e dell’impossibilità di archiviare in questo modo le immagini Tac, segnaliamo che dal 1° giugno i reparti non possono più prendere in visione gli esami eseguiti ai pazienti ricoverati, né consegnarli per qualsiasi forma di consulenza esterna, senza che sia stata presentata una richiesta scritta da parte del medico dell’unità operativa interessata, che deve quindi assumersi la responsabilità dell’eventuale smarrimento dello stesso esame”. Stessi problemi e medesimo iter burocratico, a quanto pare, per tutti gli altri esami come le ecografie e la radiologia tradizionale». La richiesta di intervento immediato è, come sempre, rivolta ai vertici aziendali e regionali affinché mettano mano alle disfunzioni che, presso l’ospedale alatrense, rappresentano (purtroppo) il trend quotidiano.