Anagni
Riassunti i trenta paramedici, ma spostati ad Alatri: scoppia il caso
di PAOLO CARNEVALE
È polemica tra l'ospedale di Anagni e la Asl per la
vicenda di una trentina di lavoratori del settore paramedico assunti lo
scorso anno presso l'ospedale cittadino, poi in parte messi alla porta,
quindi riassunti, ma spostati presso l'ospedale di Alatri. Con proteste,
oltre che da parte dei lavoratori costretti ad un viaggio indesiderato,
anche dei precari del centro sanitario di Alatri, "eliminati" a favore
dei colleghi anagnini. A lanciare la denuncia è stato nei giorni scorsi
Alberto Atturi, della Rsu dell'ospedale della città dei papi, in prima
fila nella complicata vicenda. "Lo scorso anno l'Asl - dice Atturi -
assunse 39 lavoratori, per 11 di quali però il contratto, dopo 6 mesi,
non venne rinnovato. In seguito, grazie ad una scappatoia contenuta in
una delibera regionale, i lavoratori in questione sono stati finalmente
riassunti". Fin qui tutto bene. Solo che, come si diceva, le persone
sono state spostate ad Alatri. Creando gravi proteste da parte degli
stessi. E causando anche roventi polemiche da parte dei precari
dell'ospedale di Alatri, che stavano lavorando con le stesse mansioni. E
che sono stati di fatto scalzati dall'arrivo degli anagnini. "Al di là
delle proteste dei lavoratori di Alatri, e delle rimostranze di alcuni
colleghi sindacalisti - ha detto ancora Atturi concludendo il suo
intervento -, quello che vorremmo far notare è la gravità
dell'atteggiamento dell'Asl. I lavoratori sono stati assunti presso il
centro di collocamento di Anagni. Non si può spostarli ad arbitrio. Si
tratta di una cosa gravissima, per la quale siamo pronti a presentare
esposti e denunce. Vicenda nella quale si deve, purtroppo, registrare
ancora una volta la passività della direzione sanitaria del nostro
ospedale".
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