Cronaca locale

Domenica 12 agosto 2007

A Sora si rompe la tac, pazienti avanti e indietro con l’Umberto I

Si rompe la Tac all'ospedale di Sora e per effettuare l'importante test clinico ai pazienti le autoambulanze del 118 fanno da spola tra il SS Trinità e il nosocomio di Frosinone. Situazione ad alto rischio per l'incolumità degli sfortunati utenti perché "esistono patologie celebrali in cui l'essere immobile è fondamentale per il paziente, viceversa metterlo sull'autoambulanza può essere nocivo alla sua salute", spiega uno specialista. Situazione poi sicuramente antieconomica la staffetta Sora-Frosinone, uno spreco che, in tempo di austerity e tagli di spese, appesantisce i conti malandati della sanità locale. "Abbiamo chiamato subito i tecnici - ha detto ieri la dottoressa Luciana De Cesare, vice direttore sanitario di Sora - in breve tempo ripareranno la Tac, sono cose che possono succedere, per fortuna ci sono altri ospedali della provincia che dispongono dell'esame". Da qui la il viavai d'autoambulanze tra il SS Trinità e il capoluogo, andirivieni che però un medico sorano critica aspramente "perché mette a repentaglio la salute della gente. Finchè uno ha un polso rotto ok, ma in caso di patologia cerebrale il paziente deve stare immobile, non può spostarsi su un'autoambulanza. Abbiamo solo una macchina per fare la Tac qui a Sora: il SS Trinità non ha apparecchiature che possano sostituirla validamente, tipo la risonanza magnetica, né un chirurgo vascolare, né un neurochirurgo. Dunque, senza uomini e mezzi, se uno arriva all'ospedale di Sora presentando una patologia celebrale emorragica, in cui la cosa più importante è tenerlo fermo, cosa succede? La Tac va sistemata subito. In un giorno. Speriamo che i tecnici sollecitati dall'Asl intervengano immediatamente. Perché fare su e giù si può finchè non c'è una patologia grave, ma in caso di grave malattia cerebrale bisogna rispettare i tempi d'intervento e l'immobilità del paziente. E senza Tac e neurochirurgia a Sora siamo messi male sulla sanità".

Sa.Sir.