«E’ indemoniata», paura in ospedale
I sanitari chiamano il cappellano. «Ho solo recitato una preghiera»
Sora, da giorni non si fa che parlare del caso della bambina «Lei
urlava, strumenti in tilt»
di SACHA SIROLLI
«Sembrava posseduta dal demonio». Sono ancora sconvolti
gli infermieri e i medici per quello che è accaduto in Ospedale due
settimane fa e che, a loro dire, ha dell’incredibile. Tutto è accaduto
quando una bambina sorana di 10 anni è stata sottoposta alla tac. «Era
in evidente stato di agitazione, ma è quello che è accaduto intorno che
è pazzesco». Lampadine che si accendono e si spengono, lo sfigmometro
che si spacca, la tac va in tilt. «La ragazzina è arrivata intorno alle
16 al pronto soccorso del SS Trinità - racconta un'infermiera del
nosocomio sorano - Una bambina di 10 anni. Ad accompagnarla c'erano i
genitori. Presentava sintomi difficilmente diagnosticabili, crisi tipo
attacchi epilettici e forte mal di testa. Dal pronto soccorso hanno
chiamato un tecnico che l'ha accompagnata a Radiologia, qui da noi, per
fargli una Tac. La bimba, pallida e sudata, era in preda alle
convulsioni. Quando i tecnici l’hanno infilata nella tac sono partite
scintille. In un istante il fumo ha invaso la stanza».
Un banale guasto del macchinario? Possibile, ma c’è un particolare che
insospettisce medici e infermieri. «Anche ai colleghi del pronto
soccorso era successa la stessa cosa: mentre misuravano la pressione
alla bambina lo strumento si è rotto». Non solo. «Anche durante il
trasferimento in reparto le luci andavano e venivano».
Alla fine, per fortuna, la crisi della bambina si è risolta. «Ma noi ci
siamo guardati in faccia e... Sì abbiamo deciso di chiamare il
cappellano del SS Trinità», racconta l’infermiera. «E’ vero, mi sono
venuti a chiamare - conferma don Salvatore - Ma non iniziamo a parlare
di esorcismi. Non ho fatto nessun esorcismo». E allora com’è andata?
«Sono sceso in reparto, ho ascoltato, poi tutti insieme abbiamo recitato
un Padre Nostro». Nella sala della tac?«Nella sala adiacente».
Il racconto che da alcuni giorni circolava per i corridoi dell’ospedale
era più suggestivo: «Gli ha fatto un esorcismo - raccontava un’altra
infermiera - ha bisbigliato qualcosa alla bambina, lei ha iniziato a
rilassarsi. Ad un tratto non si è più lamentata per il mal di testa e ha
parlato con il sacerdote. A lungo». La versione del padre passionista
diverge: «Quando sono sceso al Reparto la bambina non c’era».
La notizia è arrivata all’orecchio anche del primario, di radiologia,
Luigi Sindici: «Ero in ferie, ma il giorno che sono rientrato mi hanno
raccontato tutto. Che devo dirvi? Il personale si è spaventato molto».
Molti continuano a restare scettitici: «Sono quarant'anni che lavoro a
Sora - dice il dirigente Asl, Walter Pacifico - e non ho mai avuto a che
fare con pazienti indemoniati. E' difficile crederci». Più pragmatico
Angelo Corona, medico e consigliere comunale: «Non so se è un caso di
possessione oppure no, certo i racconti danno da pensare». Anche perché
la tac si è rotta sul serio. «Ma la sera del primo agosto per un guasto
al motorino», ci tiene a dire il primario.
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