Il Pdci alla Asl: «Ortopedia deve riaprire a
settembre»
Ortopedia deve riaprire il 1° settembre, gli impegni
vanno rispettati ed il servizio postale non può essere reso in questo
modo. E’ la voce dei comunisti italiani che hanno voluto far sentire le
loro esigenza anche nella settimana di ferragosto. Il Pdci è nella
giunta Ciotoli ma pretende che due questioni così importanti come la
sanità e il servizio postale vengano resi ai cittadini nel modo migliore
possibile. E certo i ceccanesi hanno di che lamentarsi e temere: il
reparto di ortopedia è stato chiuso all’inizio dell’estate, con un
provvedimento alquanto singolare nell’organizzazione sanitaria di un
territorio, tanto da far pensare a molto che la chiusura per ferie sia
stato soltanto il primo passo per un definitivo ridimensionamento del
Santa Maria della Pietà, ridotto di nuovo ai minimi termini. D’altronde
è parso a tutti molto strano che venisse chiuso un reparto che
funzionava a pieno regime ed aveva richieste provenienti da tutta la
provincia. Allora la Asl assicurò che il 1° settembre il reparto avrebbe
riaperto i battenti: il Pdci ci crede ma non si fida e comincia a
ricordarlo a chi di dovere. Lo stesso fa sul servizio postale che a
Ceccano viene espletato in condizioni davvero non esaltanti: l’ufficio
centrale in Piazzale Bachelet, è ospitato in locali senza protezione
antirapina, alla mercé dunque di qualunque delinquente armato, e con
gravi infiltrazioni dal soffitto, tanto da renderlo impraticabile in una
giornata piovosa. Quello di via S. Francesco è un bugigattolo che
dovrebbe essere chiuso per questioni igieniche e di sicurezza.
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