Cronaca locale

Domenica 5 agosto 2007

Consiglio Regionale del Lazio
Tagli alle spese negli assessoratiDodici ore sotto chiave
Così la Pisana riesce a chiudere i conti

IL CONSIGLIO Regionale del Lazio ha approvato ieri la legge di assestamento di bilancio con i voti 43 favorevoli e 16 contrari. Il provvedimento è stato varato attorno alle 6,30 di mattina dopo 12 ore di dibattito e di votazioni. La legge di assestamento prevede una riduzione delle spese correnti degli assessorati di 118 milioni di euro. Il provvedimento inoltre sblocca le assunzioni nelle Asl e nelle Aziende ospedaliere per il personale sanitario e infermieristico a partire dal 1 gennaio 2008 (nelle Aziende che hanno rispettato gli impegni assunti nell’ambito del piano di rientro del deficit sanità) e garantisce il turn over nella misura del 40%. Viene inoltre avviato il riordino delle società partecipate, che prevede, tra l’altro, l’acquisto delle quote dei soci privati di Bic-Lazio e Unionfidi Lazio e stabilisce la liquidazione dei Consorzi Ict-Lazio e ModacineLazio e l’assorbimento di Valore Sim e Proteo. Inoltre viene avviato il processo di riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Per quanto riguarda le acque minerali, saranno ritoccate le concessioni per il prelievo a fini commerciali dalle sorgenti pubbliche». «Abbiamo effettuato un aggiustamento contabile con un occhio di riguardo verso il sociale, salvaguardando le esigenze delle fasce deboli della popolazione - ha sottolineato l’assessore al bilancio Luigi Nieri - Al tempo stesso le norme introdotte vanno nella direzione di una maggiore attenzione all’ambiente e alla difesa dei "beni comuni" come le acque pubbliche. «La manovra di assestamento di bilancio approvata dal Consiglio regionale conferma l’impegno per il risanamento dei conti pubblici e l’attenzione della Regione sulle questioni sociali - afferma il capogruppo del Prc alla Regione Lazio Ivano Peduzzi - eppure l’Aula ha perso l’occasione di discutere subito di un argomento molto sentito dai cittadini: quello dei costi della politica».